In ricordo di Giacomo Matteotti

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Scalarini sull'”Avanti!” 17/10/1924

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In ricordo di Giacomo Matteotti

Nella commemorazione di Giacomo Matteotti a Montecitorio il 27 giugno 1924 indetta dai gruppi di opposizione, Filippo Turati chiamò i presenti ad un rito, che era “il rito stesso della Patria”, indicando nel Martire socialista il “vindice” di una Nazione “depressa e soppressa”, ma che ora “ricominciava” nella lotta per la libertà, la “immortale democrazia” e la “giustizia sociale”.

Pronunciava queste parole, nel silenzio religioso e commosso dei presenti, con un monito: “A noi un solo compito: esserne degni”. Turati, tra i primi, afferrò idealmente il testimone e lo portò all’estero, esule tra i proscritti, preservando così il bene comune dalla servitù e dalla dittatura.

Il concetto dell’eredità fu ripreso da Piero Calamandrei, massimo cantore della Resistenza, nel discorso alla Costituente il 4 marzo 1947. Interrogandosi sul giudizio dei posteri in merito all’opera dei Costituenti, ammonì a tradurre il sogno dei Caduti “in leggi chiare, stabili e oneste” per “una società più giusta e più umana”, in modo da rendere la Costituzione non “una carta morta”, ma piuttosto il “testamento” di un popolo.

Si designava così a mito fondante del nuovo Stato democratico il culto dei Caduti per la Libertà, spesso oscuri ma per questo non meno significanti, dietro i quali si stagliavano i martiri dell’antifascismo: Matteotti, Amendola, Gobetti, Don Minzoni, Gramsci, Rosselli. In termini epici, la loro morte era rappresentata a riscatto/espiazione per tutti, per una nazione intera, a monito per i presenti e per le generazioni future.

Al pari dell’inno, della bandiera e della fascia tricolore, del giuramento di fedeltà alla Costituzione, il ricordo di quel mito fondativo conserva intatto e attuale un valore intrinseco, che richiama il significato più alto della politica, il rispetto e la valorizzazione della persona nella comunità, il perseguimento del bene comune, la coesione sociale nella libertà.

Roma, Lungotevere, 10 giugno 2018, nel 70° anniversario della Costituzione italiana.

La Fondazione di studi storici “Filippo Turati” 


Commemorazione di Giacomo Matteotti sul Lungotevere Arnaldo da Brescia

Roma 10 giugno 1944
(da Stefano Caretti, Il delitto Matteotti. Storia e memoria,
Manduria, Lacaita, 2004)

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