Silone Ignazio

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IGNAZIO SILONE (1900-1978)

Bb. 46, fascc. 325, fotografie 49, pellicole 2 (1925-1982, con alcuni documenti posteriori)

Ignazio Silone (pseudonimo di Secondo Tranquilli) (1), nacque a Pescina di Marsi (L’Aquila) il primo maggio 1900. Figlio di una tessitrice e di un piccolo proprietario di terra, conobbe durante l’infanzia, una dura povertà. Perse cinque dei sei fratelli in tenera età. Nel 1911 Silone rimane orfano del padre; nel 1915 perse anche la madre nel terremoto di Marsica. Avviati gli studi nel seminario vescovile di Pescina, venne iscritto all’Istituto “Pio X” di Roma, dal quale fu ben presto espulso; fu allora accolto da don Orione nel Collegio “San Romolo” di Sanremo e poi nell’Istituto “San Prospero” di Reggio Calabria, dove terminò i corsi ginnasiali e liceali. Interrotti a diciotto anni gli studi si stabilì per qualche tempo a Roma, dove entrò nella gioventù socialista, diventando poi segretario della federazione romana. Nel 1921 partecipò, a Livorno, alla fondazione del Partito comunista d’Italia, entrando nel comitato centrale della Federazione giovanile comunista italiana, che rappresentò nelle conferenze internazionali di Mosca. Fu direttore del settimanale «L’Avanguardia» di Roma dal 1919 al 1920 e redattore del quotidiano «Il Lavoratore» di Trieste dal 1921 al 1923. Arrestato e subito rilasciato nel dicembre 1922 a Trieste, fu inviato in missione in Spagna, svolgendo un ruolo di collegamento fra l’Internazionale giovanile comunista e il movimento comunista spagnolo. A Barcellona collaborò al settimanale «La Batalla», usando per la prima volta lo pseudonimo Silone. Arestato agli inizi del 1924, venne espulso dalla Spagna e si rifugiò in Francia, dove rimase fino al 1925, diventando redattore del settimanale «La Riscossa». Arrestato ed espulso anche i Francia, tornò a Roma, dove fu incaricato dell’Ufficio stampa e propaganda del Partito comunista d’Italia, diretto da Antonio Gramsci. Dopo le leggi eccezionali del novembre 1926, si rifugiò a Campello Monti in Val Strona. Nel marzo 1927 venne cooptato nel Comitato centrale del Partito comunista italiano ed entrò a far parte dell’Ufficio politico. Nell’aprile 1928 venne arrestato il fratello Romolo, accusato ingiustamente di attentato al re: condannato a dodici anni di reclusione morirà in carcere nel 1932. Dopo un periodo trascorso in Svizzera in sanatorio per l’aggravarsi dei disturbi respiratori, Ignazio Silone nel 1930 si stabilì a Zurigo, dove visse fino al 1944. A partire dal 1927 iniziò per lui un profondo ripensamento critico dell’adesione al Partito comunista italiano, che lo portò nel 1931 a staccarsi definitivamente dal comunismo: il resoconto di questo distacco è offerto nel saggio Uscita di sicurezza (1949). La maturazione della sua crisi politica concise con l’inizio di un’intensa attività letteraria. Nel 1929, presso Ascona, iniziò a scrivere il primo romanzo, Fontamara che, pubblicato in tedesco a Zurigo nel 1933, vide ben 25 traduzioni. Anche i romanzi successivi (Pane e vino, 1936; Il seme sotto la neve, 1941) ebbero molto successo all’estero e furono conosciuti in Italia solo più tardi. In questi anni scrisse anche alcuni saggi come Il fascismo: le sue origini e il suo sviluppo (1934) e La scuola dei dittatori (1938). Avvicinatosi progressivamente, nel corso degli anni’30, al movimento socialista, nel 1941, a Zurigo, fu nominato segretario del Centro esteri del Partito socialista e nel 1942 lanciò un appello agli italiani per la resistenza e la disubbidienza civile, in seguito al quale fu arrestato dalle autorità elvetiche; la condanna all’espulsione fu commutata in internamento, prima a Davos, poi a Baden. Nel dicembre 1941 conobbe una giovane studiosa irlandese, Darina Laracy, che tre anni dopo divenne sua moglie. Nel 1943 entrò in contatto a Lugano, con Altiero Spinelli e aderì alle idee federaliste europee. Tra il febbraio e l’ottobre 1944 diresse il giornale «L’Avvenire dei Lavoratori». Dopo la Liberazione, Silone rientrò a Roma e riprese per breve tempo l’attività politica, aderendo al Psiup, e dopo la scissione socialdemocratica, al Psli; nel 1949-1950 fu segretario del Psu. Nel dicembre 1945 Silone fu nominato direttore dell’edizione romana dell’«Avanti!», incarico che mantenne fino all’estate 1946. Dal marzo 1946 al luglio 1947 fondò e diresse il periodico «Europa Socialista». Dal 1946 al 1948 fu deputato all’Assemblea costituente. Nel 1953, candidato alla Camera per la lista socialdemocratica, non venne rieletto. Abbandonata la politica attiva, si dedicò all’attività letteraria e saggistica. Tra le pubblicazioni del dopoguerra si ricordano i romanzi Una manciata di more (1952), Il segreto di Luca (1956), La volpe e le camelie (1960); tra i saggi ricordiamo L’Abruzzo (1947), La scelta dei compagni (1954), La narrativa e il sottosuolo meridionale (1956) e Un dialogo difficile (1958). Silone fu autore anche di opere teatrali quali Ed Egli si nascose (1944) e L’avventura di un povero cristiano (1968). Ignazio Silone diresse la rivista «Tempo presente» insieme a Nicola Chiaromonte. Fu presidente dell’Associazione italiana per la libertà della cultura e dell’Italian Pen Club dal 1945 al 1959. Nel 1956 ricevette il premio Marzotto; nel 1968 i premi Moretti e Super Campiello. Nel giugno 1966 fu insignito del titolo di Doctor of Letters honoris causa dall’Università di Yale, nel 1969 della laurea honoris causa dall’Università di Tolosa e nel 1972 del titolo di Doctor of Letters honoris causa dall’Università di Warwick. Nel marzo 1969 gli venne assegnato il premio Gerusalemme. Nel giugno 1971 ricevette a Parigi il premio Cino del Duca per l’insieme della sua opera, mentre la Presidenza del Consiglio gli conferì il premio Penna d’oro per la letteratura. Nel 1973 si aggiudicò in Svizzera il premio Gottfried Keller: Nello stesso anno ricevette la Légion d’honneur. Nel 1974 infine venne nominato Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al merito della Repubblica italiana. E’ morto a Ginevra il 22 agosto 1978, lasciando incompiuto il romanzo Suor Severina.

(1) Silone Quinto Pompedio fu un capo dei Marsi, che lottò valorosamente, anche se con insuccesso finale, nella Guerra Sociale contro Roma. Sono quindi evidenti i motivi della scelta dello scrittore.

Il nome di nascita, Secondo Tranquilli , è stato definitivamente sostituito, con decreto presidenziale, da quello di Ignazio Silone nel 1947.

Bibliografia

  • A. SCURANI, Ignazio Silone, Milano, Edizioni “Letture”, 1969;
  • L. D’ERAMO, L’opera di Ignazio Silone, Milano, Mondadori, 1972;
  • I. SILONE, Romanzi e Saggi, a cura e con un saggio introduttivo di B. FALCETTO, voll. 2, Milano, Mondadori, 1998-1999;
  • D.G.A.I.C., vol. II, pp. 1261-1262, sub voce;
  • P.I., vol. XIII, Milano, Cei, pp. 381-398, sub voce;
  • L. D’ERAMO, Ignazio Silone, Rimini, Editori riminesi associati, 1996;
  • G.A.P.C.T., pp. 580-581, sub voce;
  • A. COLOMBO, Il cristallo e la roccia. A proposito di Bauer e Silone, Milano, Sciardelli, 1998;
  • M.N. PAYNTER, Ignazio Silone. Bayond the tragic vision, University of Toronto Press, 1999;
  • E.S.E., Roma, Editori Riuniti, 2000, pp. 290-291, sub voce;
  • M. Canali, Il caso Silone: le prove del doppio gioco, Roma, Fondazione liberal, 2000;
  • M. Biondi, Scrittori e miti totalitari: Malaparte, Pratolini, Silone, Firenze, Polistampa, 2002;
  • Per Ignazio Silone, Firenze, Polistampa, Fondazione Spadolini Nuova Antologia, 2002;
  • R. Castagnola, Incontri di spiriti liberi : amicizie, relazioni professionali e iniziative editoriali di Silone in Svizzera, Manduria, Lacaita, 2004;
  • D. Biocca, Silone: la doppia vita di un italiano, Milano, Rizzoli, 2005;
  • G. Tamburrano, Il caso Silone, Torino, UTET, 2006;
  • Silone, la libertà: un intellettuale scomodo contro tutti i totalitarismi / a cura di A. Forbice, Milano, Guerini e Associati, 2007

L’archivio è stato donato dalla vedova di Silone il 23 settembre 1985, insieme alla biblioteca, comprendente circa 4.000 volumi ed opuscoli, molti con dediche d’autore, numerose collezioni di periodici e vari cimeli, tra i quali ricordiamo due macchine da scrivere Olivetti appartenute allo scrittore, alcuni quadri e fotografie. Silone aveva provveduto in vita a far riordinare il suo archivio, di cui era stato redatto un elenco di consistenza. Dopo la sua morte le carte hanno subito qualche rimaneggiamento e un furto.

Lo stesso Silone lasciò all’Internationaal Istituut voor Sociale Geschiedenis di Amsterdam due pacchi di lettere a lui indirizzate. All’archivio si aggiungono alcuni nuclei di lettere autografe di Silone, in gran parte in copia, recuperate dalla vedova presso i suoi corrispondenti e le fotocopie del fascicolo personale del Cpc conservato all’ACS, recuperato dalla Fondazione Turati.

L’archivio è stato dichiarato di notevole interesse storico con provvedimento del 9 novembre 1978 dalla Sovrintendenza archivistica per il Lazio.

Descrizione archivistica
L’archivio Silone è stato riordinato cercando di ricostruire le serie archivistiche create dallo stesso Silone e di cui esiste un elenco di consistenza.
Corrispondenza generale, bb. 10, fascc. 81, fotografie 3 (1930-1979)

La corrispondenza, comprendente oltre settemilacinquecento lettere ricevute e molte minute manoscritte o dattiloscritte, delle lettere spedite da Silone; è ordinata cronologicamente in 41 fascicoli suddivisi per anno dal 1930 al 1978. Ad essi si aggiunge un fascicolo di messaggi augurali per il settantesimo compleanno, uno con varie associazioni e sindacato e 34 fascicoli di lettere restituite, in originale o in copia, da alcuni dei corrispondenti di Silone alla vedova Darina o alla Fondazione Filippo Turati. Un fascicolo contiene anche documenti personali, 3 fotografie e vari ritagli di stampa.

Tra i corrispondenti ricordiamo: Max Ascoli, Angelica Balabanoff, Henri Barbusse, Walter Binni, Ivanoe Bonomi, François Bondy, Armando Borghi, André Bréton, Piero Calamandrei, Piero Caleffi, Albert Camus, Emilio Cecchi, Tristano Codignola, Alba de Cespedes, John Dos Passos, Pierre Emmanuel, Giuseppe Faravelli, François Fejto, Graham Greene, Gustav Herling, Arturo Carlo Jemolo, Alfonso Leonetti, Gina Lombroso, Emilio Lussu, Thomas Mann, Gianna Manzini, Gilles Martinet, Maurice Merleau-Ponty, Giuseppe Emanuele Modigliani, Ugo Guido Mondolfo, Eugenio Montale, Pierre Naville, Pietro Nenni, Geno Pampaloni, Ferruccio Parri, Sandro Pertini, Fernanda Pivano, Mario Pomilio, Vasco Pratolini, Camilla Ravera, Egidio Reale. Carlo Rosselli, Ernesto Rossi, Bertrand Russel, Gaetano Salvemini, Carlo Sforza, Angelo Tasca, Bonaventura Tecchi, Umberto Terracini, Mario Tobino, Palmiro Togliatti, Leo Valiani, Elio Vittorini. Si ricorda che ulteriori nuclei di lettere si trovano nei fascicoli appartenenti alle altre serie archivistiche.

Corrispondenza con gli editori, bb. 4 fascc. 36 (1931-1977)
I fascicoli comprendono la corrispondenza (lettere e allegati) suddivisa per nazionalità degli editori e ordinata cronologicamente, oltre a contratti per la pubblicazione delle opere, note dei compensi e dei diritti d’autore.

Recensioni, bb. 5, fascc. 28 (1931-1978)
I fascicoli comprendono in larga parte ritagli di stampa delle recensioni alle opere di Silone suddivisi per lingua. Le recensioni sono state incollate su carta, con indicazione del periodo e della data di pubblicazione. Sono presenti anche recensioni dattiloscritte o trascrizioni manoscritte, nonché alcune lettere concernenti le opere siloniane. (Riordinato così da Silone)

Romanzi, novelle e opere teatrali, bb. 4, fascc. 29, fotografie 46 (1930-1975)
Questa serie comprende: una copia del primo dattiloscritto e della prima edizione di Fontamara, nonché documentazione varia (lettere, recensioni, fotografie e programmi) relativa agli adattamenti teatrali e radiofonici; testo ds. con correzioni autografe di Pane e vino, oltre a documenti sulla sua drammatizzazione in lingua inglese; manoscritto della prima versione di Ed egli si nascose, con correzioni autografe, due copioni del teatro stabile dell’Aquila, corrispondenza, recensioni e un adattamento radiofonico in russo; il manoscritto originale de L’Avventura di un povero cristiano, con correzioni e appunti, corrispondenza, recensioni, programmi, fotografie; il testo ds. di Una manciata di more; il testo con correzioni autografe della prima edizione de Il seme sotto la neve, con corrispondenza, programma e recensioni dell’adattamento francese; alcune novelle ed il testo ds. con correzioni autografe di Uscita di sicurezza.

Scritti sparsi, bb. 2, fascc. 7 (1927-1979)
Si tratta di cinque fascicoli contenenti ritagli di stampa degli articoli pubblicati da Silone su vari giornali e periodici, suddivisi per lingua (italiano, tedesco, francese, inglese e varie), di un fascicolo di commenti a scritti di Silone e di un fascicolo contenente i testi dattiloscritti degli articoli pubblicati.

Studi critici, bb. 2, fascc. 4 (1936-1978)
Si tratta dei ritagli di stampa degli studi critici di Silone e di altri autori editi in italiano (suddivisi tra politici e letterari) e in altre lingue.

Dichiarazioni ed interviste, bb. 2, fascc. 5 (1936-1981)
Si tratta di un fascicolo contenente i testi manoscritti o dattiloscritti delle dichiarazioni e delle interviste rilasciate da Silone, di quattro fascicoli dei testi a stampa in duplice copia, suddivisi tra quelli scritti in italiano e quelli scritti in altre lingue.

Articoli e documenti vari su Silone, b. 1, fascc. 5 (1936-1979)
Si tratta di ritagli di stampa di articoli e scritti riguardanti Ignazio Silone, suddivisi tra italiani e scritti in altre lingue. Un fascicolo riguarda gli articoli editi in occasione del settantesimo compleanno.

Note e documenti biografici, b. 1, fascc. 4 (1945-1977)
Questa serie comprende note biografiche ds. o a stampa, tessere, inviti e manifesti, dediche e una nota ds. su Silone e Don Orione.

S.I.A.E, fasc. 1 (1950-1974)
Il fascicolo contiene corrispondenza, note ds., fatture e contratti.

“Europa Socialista”, fasc. 1 (1944-1954)
Il fascicolo comprende rassegna stampa e corrispondenza.

Pen Club, fasc. 1 (1939-1977) Il fascicolo contiene corrispondenza, verbali, note ds. e rassegna stampa.
Associazione italiana per la libertà della cultura, fasc. 3 (1950-1973)
Il fascicolo contiene corrispondenza, note ds., rassegna stampa, atti congressuali.

Materiali di lavoro, bb. 7, fascc. 68 (1925-1979)
Si tratta di fascicoli contenenti appunti, manoscritti, ritagli di stampa e corrispondenza, divisi per argomenti trattati, molti dei quali di natura politica. Si segnala un fascicolo contenente i quaderni di Francesco Zauni, protagonista di Il segreto di Luca.

Appunti sparsi, b. 1, fascc. 10 (1936-1943)
Si tratta di appunti ms. in gran parte non datati e concernenti la preparazione o progettazione di scritti di Silone.

Documenti amministrativi, bb. 2, fascc. 22 (1937-1978)
Si tratta di documenti fiscali o legati all’amministrazione domestica.

Pubblicazione rassegna stampa e materiale vario, bb. 2 fascc. 15 (1933-1978)
Si tratta di una raccolta di numeri de “L’Avvenire dei Lavoratori” e di “Europa Socialista” e di altri giornali e periodici.

Documenti audiovisivi, pellicole 2 (1972)
Si tratta della registrazione del programma RAI “Incontro con Silone” (14 febbraio 1972).

Appendice XIX: documenti di Darina Silone, 1945-1982, b.1 fascc. 4

Contiene lettere e appunti mss. e dss. sull’archivio di Silone. Fotocopie e ritagli di articoli su Silone.

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