Matteotti e il socialismo del suo tempo

Nella simbologia socialista, oltre all’affermazione definitiva del sole, emblema del socialismo stesso, giova ricordare la grande ricorrenza del libro (la Cultura e con essa il Progresso), della fiaccola e della luce (la Conoscenza, l’Emancipazione), delle palme e degli allori (la Vittoria), dei fasci vegetali (la Forza e l’Unione), dei fiori e della frutta (l’abbondanza, per lo più accompagnata alla giustizia), dei tre cerchi (simbolo trinitario massonico, ma ora utilizzato per rappresentare la triplice alleanza tra sindacato, cooperazione e mutuo soccorso). Così come non mancano moduli rappresentativi che richiedono una lettura più complessa, come la barca in un mare in tempesta a simboleggiare le prove difficili da superare in regime borghese, ma guidata dal timoniere (la classe operaia) con mano ferma e vista attenta, e con l’ausilio del binocolo, verso il porto sicuro e tranquillo della società futura, illuminato dal sole del Socialismo.
Piuttosto occorre sottolineare come, rispetto al periodo successivo e specialmente agli anni seguenti la seconda guerra mondiale, la carta intestata del movimento operaio e socialista tra Ottocento e Novecento si caratterizzi non solo per l’elaborazione di immagini allegoriche e simboliche che poi sarebbero state, con poche modifiche e lievi integrazioni, quelle tradizionali delle organizzazioni di sinistra; ma anche per la assai più forte incisività figurativa. Questo può spiegarsi con il fatto che proprio a cavallo del secolo la maggior parte delle istituzioni del movimento operaio si vanno costituendo e radicando nelle rispettive società, con l’esigenza, dunque, dell’autorappresentazione.

 

Cartolina_imm164
Cartolina socialista

 

clicca qui per tornare alla PAGINA PRECEDENTE

clicca qui per tornare all’ INDICE DELLA SEZIONE